di Redazione
Altre morti sul lavoro, le ennesime di una guerra contro lavoratrici e lavoratori che stanno vincendo Confindustria e classe imprenditoriale in nome dei tagli sulla sicurezza e sui materiali. A Torino crolla una gru uccidendo tre operai: Roberto Peretto, 52 anni di Cassano d’Adda (Milano) e Marco Pozzetti, 54 anni, di Carugate (Milano), sono morti sul colpo. Filippo Falotico, 20 anni, di Coazze (Torino), un ragazzo come tanti di noi, è morto poche ore dopo al Centro Traumatologico Ortopedico di Torino. Feriti un altro operaio e tre passanti.
La società che gestiva il cantiere si chiama Fiammengo e ha in gestione altri cinquanta cantieri attivi a Torino e nelle zone vicine. La procura della Repubblica di Torino sta svolgendo le indagini per appurare la dinamica del fatto e le relative responsabilità penali.
“Ancora morti sul lavoro, ora basta!” Così ha dichiarato Fausto Cristofari, Segretario provinciale di Rifondazione Comunista: “Questa mattina, a Torino, 3 operai uccisi sul lavoro, in via Genova, per il crollo di una gru. Pochi giorni fa un operaio morto sotto un treno, allo scalo ferroviario di Orbassano. Esprimo la mia solidarietà, e quella di tutta Rifondazione, ai congiunti delle vittime: e’ lo stillicidio di ogni giorno, un’epidemia che colpisce quotidianamente il mondo del lavoro, e che va fermata. Si faccia della Sicurezza sul lavoro una emergenza nazionale! Si avvii una mobilitazione ad oltranza: più controlli, più ispezioni ed ispettori! I lavoratori e le lavoratrici devono essere coinvolti nella definizione di tutto ciò che occorre per difendere la loro Sicurezza. Si lavora per vivere, non per essere uccisi dal lavoro! L’impegno per un lavoro stabile, sicuro, dignitoso deve diventare una priorità per tutto il Paese. La partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici allo sciopero generale dello scorso 16 dicembre deve essere un punto di partenza per ridare dignità al Lavoro, in tutti i suoi aspetti. Ora basta: le nostre vite valgono più dei loro profitti! Rifondazione Comunista si impegna a portare il tema delle morti sul lavoro in tutte le iniziative che porterà avanti, a partire dalle sue campagne sociali contro il carovita e per pensioni dignitose.”
Durissime anche le parole di Maurizio Acerbo, Segretario nazionale di Rifondazione Comunista: “In Italia i media presentano come personaggi positivi e eroi milionari e miliardari ma questo paese va avanti grazie a milioni di persone comuni che non hanno domicilio fiscale all’estero e rischiano la vita per riportare a casa un salario.“