GC Piemonte: no alla revoca della borsa di studio agli antifascisti!

photo_2020-05-29_13-05-52

Riteniamo inammissibile la proposta presentata dall’assessora Chiorino e dal presidente di EDISU Sciretti di revocare i benefici per il diritto allo studio, e in particolar modo le borse di studio, agli studenti e studentesse che “abbiano commesso reati o diverse violazioni che vadano contro i principi dell’ente all’interno degli atenei”. Questa proposta si inserisce nella scia di dichiarazioni già rilasciate da Sciretti all’indomani dei gravissimi episodi del 13 febbraio – quando, ai margini di un convegno dell’ANPI sulle foibe, la polizia era intervenuta a difesa di alcuni militanti del FUAN, caricando un folto gruppo di studenti e studentesse che protestavano contro la presenza di fascisti in Università.

In un momento di crisi sociale ed economica come questo, il diritto allo studio è già fortemente pregiudicato e subordinato alla possibilità di acquistare e possedere idonei strumenti informatici; si stima che il 48% della popolazione studentesca non venga raggiunto in maniera efficace dalla didattica a distanza.

Ci sembra surreale che in questa situazione la priorità di EDISU non sia quella di venire incontro alle difficoltà economiche di studenti e studentesse, azzerando o riducendo le tasse universitarie, stanziando fondi e contributi per agevolare la fruizione della DaD, rimuovendo i “requisiti di merito” per le borse di studio e supportando gli studenti lavoratori che, a causa del lockdown, hanno perso l’entrata economica che usavano per mantenersi, spesso distanti dalle loro case e famiglie.

La proposta avanzata da Sciretti e Chiorino è uno sfregio a tutti gli studenti e studentesse in difficoltà, un ricatto inaccettabile nei confronti di chi manifesta liberamente il proprio pensiero rifiutandosi di stare a guardare e partecipando in prima persona alla difesa della nostra Costituzione antifascista.

Per questo motivo ci auspichiamo che i Rettori degli atenei piemontesi riconoscano la scellerata proposta di Sciretti e Chiorino come la nemmeno tanto velata condanna all’antifasciamo e agli/le antifascisti/e e compiano il loro dovere civile e democratico, bocciandola e respingendola.

 

I/le Giovani Comunisti/e del Piemonte

Condividi questo articolo: